- Io ho due figli piccoli e di conseguenza guardo molti cartoni animati. In un film d’animazione della Disney di qualche anno fa, Planes, il protagonista è un aereo agricolo, costruito per concimare i campi, che vuole diventare un aereo da corsa. Con la determinazione, l’allenamento e l’aiuto dei suoi amici, ovviamente (uso questo avverbio dal momento che si tratta di un cartone americano) ce la fa, anzi, diventa addirittura un campione. Fino a qui niente di originale, quasi tutti i cartoni animati della Disney, e più in generale americani, raccontano la stessa storia: quella di un individuo che, partendo da una condizione svantaggiata, se non disperata, riesce, grazie alla sua fede e incrollabile determinazione, a fare ciò che nessuno avrebbe pensato sarebbe riuscito a fare, e a realizzare il suo sogno.Nulla di cui stupirsi è l’American Dream, il fondamento della società americana e sempre più globale, nella quale, date le mostruose differenze tra ricchi e poveri, è essenziale che ognuno, a prescindere dalla sua condizione, pensi di potercela fare.La cosa più interessante del film, però, è una battuta che viene pronunciata da uno dei fans del protagonista, un improbabile furgone che, essendo anche dotato di ali, può volare. Cito a memoria: “tu sei l’idolo di tutti quelli che vogliono fare di più di ciò per cui sono stati costruiti!!”.
Ecco, qui si trova l’essenza della cultura contemporanea: la negazione della natura. Non importa ciò per cui sono stato costruito, come sono fatto, le mie caratteristiche essenziali; l’unica cosa che conta è la mia volontà individuale perché, in fondo, non esiste una natura umana e quindi IO POSSO ESSERE CIÒ CHE VOGLIO.
Come aveva già scritto Pico della Mirandola nel 1486: “La natura limitata degli altri è costretta entro leggi da me stabilite. Tu, da nessun limite costretto, te la determinerai secondo il tuo arbitrio, al quale ti ho affidato.”